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Uno splendido mostro chiamato BMW M3, da Ruyl Classics

La BMW M3 è una delle icone del motorsport più fantastiche degli anni ’80. Prodotta nel 1987, è stata consegnata nuova in Svizzera dalla BMW-Vertretung Kurt Müller a Saint Gallen il 01-07-1989.

Esportata in Giappone a metà degli anni ’90 e sempre gestita da concessionaria BMW Takanawa a Tokyo, è stata successivamente importata nei Paesi Bassi il 30/08/2017 e da allora è di proprietà di un pilota appassionato e professionista.

Negli ultimi anni, come dimostrano le fatture presenti, sono stati fatti notevoli investimenti in affidabilità operativa. Per esempio è stata rinnovata la verniciatura con un alto livello di qualità, sono stati sostituiti vari dettagli come telaietti, morsetti, coperture, parabrezza. Gli interni in stoffa sono praticamente immacolati. L’auto è in vendita da Alphons Ruyl, presso Ruylclassics.nl, un punto di riferimento per qualità dei veicoli storici ritrovati.

Tanto è vero che basta consultare l’inserzione, per farsi un’idea molto chiara dello stato di conservazione con le foto e la documentazione dei tagliandi.

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Passione Pickup? In asta due rarità: Austin e Subaru

I veicoli pickup, ovvero quelli con il cassone, stanno prendendo sempre più piede. Non solo quelli nuovi, che non fanno a tempo ad arrivare in concessionaria che già sono venduti, ma anche quelli storici che possono raggiungere cifre vertiginose. All’asta online svedese bilwebauctions.se si aggiungono altre due rarità, alle Saab che abbiamo segnalato, e sono appunto due pickup, uno inglese e l’altro giapponese, un’Austin e una Subaru. Soprattutto quest’ultima, meriterebbe di essere acquistata (quasi) a occhi chiusi. C’è tempo una settimana per pensarci, dal 3 al 10 febbraio.

1966 Austin A60 1600 Pickup: stima circa 6.000-7.000 euro

Si tratta di certo di un pickup molto insolito, decisamente difficile da reperire e per questo può valer la pena fare uno sforzo per comprarlo. Secondo la descrizione di catalogo, l’attuale proprietario ha ereditato l’auto e ora sente di non avere lo spazio e il tempo da dedicarle. 

Questa macchina può essere usata così com’è, si gira la chiave e si avvia. L’attuale proprietario non ha molte informazioni precedenti ma, per quanto ne sa, il precedente proprietario la curava con un certo amore. 

Ci sono alcune riparazioni di ruggine e di verniciatura da fare naturalmente, ma dopo tutto il veicolo è in condizioni di uso piacevolmente conservate. Il successo di questo veicolo è assicurato, per il suo aspetto simpatico e per la sua rarità. Inoltre, considerate le dimensioni, farà girar la testa anche ai numerosi amanti di microvetture.

1990 Subaru 1800 Pickup 4WD: stima circa 7.000-8.000 euro

Giapponese di razza, quasi introvabile sui nostri mercati, è senz’altro questa Subaru 1800 Pickup 4WD. Gli amanti delle auto giapponesi con una certa tecnologia non dovrebbero lasciarsela scappare per nulla al mondo. Questo veicolo non solo ha capacità di carico con il cassone posteriore, ma si arrampica dovunque grazie al sistema di trazione 4×4 con le mezze marce, alla vivacità del motore boxer e all’affidabilità tipica del marchio giapponese Subaru.

Poi ha un aspetto insolito e piacevolmente aerodinamico. Se si arrivano a spendere 10.000 euro e oltre per una Panda 4×4, questa vettura a 7.000 euro è una vera occasione e, volendo, visto che non è conservata ma riverniciata nel 2019, si può customizzare a piacere per renderla ancora più aggressiva.

Dalla descrizione di catalogo si legge: l’attuale proprietario ha acquistato l’auto da una tenuta nel 2015. la 4×4 Subaru è stata conservata al chiuso per circa 10 anni

Il vecchio proprietario l’ha revisionata e ispezionata prima che l’attuale proprietario l’acquistasse. L’auto è stata fortunatamente utilizzata su strade senza sale a Gotland negli ultimi 7 anni. Viene fornita con pneumatici estivi e invernali in buone condizioni, i pneumatici estivi sono su cerchi giapponesi Enkei. L’auto è, tra le altre cose, dotata di specchietti elettrici e riscaldamento dei sedili.


Il cassone è rivestito sul pavimento con alluminio e un vano portaoggetti è montato nella parte anteriore del letto. È inclusa una griglia per il lunotto, inoltre. L’auto è stata usata 500 miglia all’anno negli ultimi 6 anni. Ci sono protocolli di ispezione e documenti di servizio dell’attuale proprietà.

Asta online Bilwebauctions.se: a caccia di Saab dal 3 al 10 febbraio 2022

Se cercate qualcosa di raro assolutamente da collezionare, non fermatevi certo dietro casa. Dal 3 al 10 febbraio 2022 basta collegarsi alla piattaforma di aste online Bilwebauctions.se (in Svezia) per farsi un’idea su alcuni stravaganti veicoli d’epoca che alle nostre latitudini sono assolutamente difficili da incontrare.

A oggi 19 gennaio 2022 ancora poche auto sono state inserzionate, ma di queste poche due hanno già catturato la nostra attenzione. Sono entrambe Saab, molto divertenti e con una grande storia alle spalle.

1966 Saab 96 Monte Carlo 850 2 tempi: stima circa 25.000-30.000 euro

Dalla descrizione del lotto, si legge che l’auto è stata venduta nuova in Svezia nel marzo 1966 e l’attuale proprietario l’ha posseduta dal 2009. Successivamente è stata rinnovata per essere guidata nelle corse storiche secondo le regole dell’Appendice K. Ha un HTP (Historic Technical Passport) internazionale FIA, valido fino al 2028. L’ultima revisione approvata è del 2017.

Grazie a un’attenta messa a punto, il motore eroga circa 100 CV. Qui tutto è pronto per gareggiare. Il motore esige un pilota che sappia ascoltare cosa sta succedendo alla guida e conosca le caratteristiche di un due tempi.

1951 Saab 92A De Luxe: stima circa 12.000-15.000 euro

Secondo la descrizione del lotto, la vettura risale al secondo anno di produzione. Appartenuta sempre alla stessa famiglia, proprietaria da nuova. Ristrutturata in condizioni da esposizione 30 anni fa, è stata poi esposta al Museo dell’auto di Torsby. Questa è una delle prime Saab in assoluto e uno degli esemplari più affascinanti e rari.

Un po’ della sua storia…

Lo zio dell’attuale proprietario, residente a Lysvik a Frykendalen nel Värmland, acquistò l’auto nuova nel 1952. La utilizzò fino al 1964, quando fu immagazzinata in un edificio adibito a fucina nella fattoria di Lysvik. 

Nel 1990 lo zio morì e l’attuale proprietario, ovvero il nipote, subentrò all’auto nella successiva divisione della proprietà. Il nipote ha avviato l’auto ed è rimasto sorpreso da quanto fosse bella. Vivendo a Stoccolma, ha guidato la macchina fin lì e ha iniziato a ristrutturarla nel suo garage

Quando è stato chiesto come è stata eseguita la ristrutturazione, il nipote ha risposto che ha iniziato smontando un pezzo alla volta e esaminando ogni dettaglio, quindi è stato ripristinato in una condizione il più vicino possibile all’originale. Tutti i pezzi sono stati riposti sugli scaffali, pronti per il rimontaggio. 

L”auto era quasi senza traccia di ruggine. La carrozzeria è stata completamente verniciata, sia al di sotto che all’interno e all’esterno, in un colore che si avvicina al colore originale, il verde bottiglia. Dopodiché tutto è stato rimontato e l’auto è stata omologata nell’autunno del 1991. Il proprietario stima che l’auto abbia percorso 13.200 km. Il motore non aveva bisogno di essere rinnovato poiché suo zio aveva acquistato un motore sostitutivo

Il motore originale è conservato ed è attualmente a Lysvik. Quando l’auto è stata completamente rinnovata, è stata riportata a Värmland e utilizzata per un paio di estati prima di essere allestita per essere esposta al Torsby Vehicle Museum. nte rinnovata, è stata riportata a Värmland e utilizzata per un paio di estati prima di essere allestita per essere esposta al Torsby Vehicle Museum.

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Automotoretrò 2022: rinviato a data da destinarsi (forse Aprile) causa pandemia

Automotoretrò sarà posticipato e non si svolgerà più a metà febbraio come di consueto, ma probabilmente ad Aprile 2022. Gli organizzatori della fiera torinese hanno deciso di posticiparla per i continui problemi causati dalla pandemia Covid, ma soprattutto per non mettere in pericolo l’incolumità degli ospiti. 

L’organizzatore dell’evento Giuseppe Gianoglio non ha ancora potuto stabilire una data precisa, ma consiglia di rimanere “sintonizzati” non appena ci saranno novità.

Automotoretrò si svolge dove una volta le Fiat uscivano dalle catene di montaggio nella costruzione del Lingotto. Oggi quegli stessi padiglioni ospitano la Fiera di Torino. Proprio lì si svolge Automotoretrò, una rassegna con un mercato dei ricambi per tutto ciò che riguarda le auto d’epoca, specialmente italiane.

Qui si presentano numerosi produttori di veicoli, concessionarie di auto e moto, organizzatori di rally, squadre e vari Club. La gamma di rivenditori di ricambi, fornitori di modellini di veicoli, automobilia e molto altro è davvero vasta.

L’area esterna poi offre, tra l’altro, la possibilità di provare veicoli classici e moderni. E anche gli appassionati di corse avranno di che vedere, con Automotoracing, la fiera per chi gli piace l’alta velocità, che si svolgerà contemporaneamente in un’altra sala espositiva.

Alcuni consigli: Automotoretrò è sicuramente una fiera da andare a visitare poiché abbastanza grande e di ampio spettro. Ci sono tanti privati che espongono, come anche concessionarie e molti ricambi e automobilia. Spesso si trova qualche bella curiosità, ma nella maggior parte dei casi la fanno da padrone Alfa, Fiat e Lancia naturalmente, un po’ come a Auto e Moto d’Epoca di Padova per certi versi, che però è nettamente più vasta e variegata. L’offerta è per qualsiasi tasca e purtroppo si trova anche “usato” piuttosto che “storico”. Visitarla tutta per bene ci si impiega una giornata.

La parte di Automotoracing? Forse si può pure evitare, per i nostri gusti. Incuriosisce nei padiglioni di Automotoracing qualche esempio di tuning estremo e una certa follia della gente nel preparare mezzi di dubbio gusto estetico. Ma tant’è. Se avanza del tempo, solo una rapida passeggiata.

Retromobile 2022: tutto da riprogrammare causa pandemia

C’era da aspettarselo. Ancora non ne siamo fuori, ma si spera che presto lo saremo. Il più esclusivo appuntamento fieristico di auto d’epoca europeo Retromobile è, per il momento, slittato da inizio febbraio (data consueta) a marzo e più precisamente dal 16 al 20 marzo 2022.

Tutti d’accordo?

Così è stato deciso e sono d’accordo anche gli espositori. Una componente però ancora molto importante di questo grande e fantastico evento è rappresentata dalle Case d’asta. Che faranno? Come si muoveranno? Andiamo per ordine alfabetico.

Artcurial… continua a giocare in casa

La Casa d’aste Artcurial allo stato attuale crede nella fiera e sposta il suo incanto in concomitanza con le nuove date del Salone, ovvero il 18 e il 19 marzo. In particolare, il 18 marzo si terrà la superba asta delle auto d’epoca e il 19 marzo quella delle automobilia. La Casa d’aste Artcurial ogni anno propone in questo evento le auto più esclusive che si possono reperire sul mercato. I banditori sono uno spettacolo da vedere all’opera.

Bonhams: mantiene l’appuntamento prefissato?

La Casa d’aste inglese, Bonhams, al momento sembra mantenere la data prestabilita, ovvero il 3 febbraio, ma ancora non ci metteremmo la mano sul fuoco. Il parterre di auto che intanto si possono consultare a catalogo è anche in questo caso molto interessante, basta sfogliare il catalogo online che non è ancora definitivo…

RM Sotheby’s conferma il 2 febbraio 2022

RM Sotheby’s conferma il 2 febbraio 2022 il suo vistoso appuntamento, con l’aggiunta dei lotti della collezione Petitjean, la seconda parte, a base di Ferrari più o meno rare. Quindi, la Casa d’aste americane prosegue nella sua strada, ignorando l’appuntamento fieristico.




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