Altro che BMW Isetta… Se si ha intenzione di regalarsi una microvettura poco impegnativa (almeno in termini di spazio), allora bisogna puntare diretti sulla Messerschmitt, ex fabbrica di aerei da combattimento durante la Grande Guerra, poi riconvertita nel dopoguerra in fabbrica per auto di piccole dimensioni, in tedesco Kabine Roller (KR). Inutile tirarla lunga con la sua storia, che si può leggere ovunque, ma qui ci si vuole concentrare sul perché comprarla.
Messerschmitt KR200, super compatta dalla linea esclusiva
Come si vede dall’immagine, la Messerschmitt KR200 è una super compatta “automobilina” a due posti (in realtà due posti più un bambino, quindi 3), un seggiolino davanti e una panchetta divisa in due parti asimmetriche con tanto di schienale, dietro.
In Italia è praticamente introvabile, per acquistarne una bisogna sicuramente spostarsi in Nord Europa, dalla Germania in su per capirsi. Veniva prodotta da metà anni ’50 a metà anni ’60 con carrozzeria chiusa (tetto trasparente in Plexiglass), cabrio (tetto in tela) o Roadster (tetto in tela, con “fusoliera” più sportiveggiante). La maggior parte di esse erano a 3 ruote (con la singola dietro motrice), ma c’erano anche a 4 ruote (le più ambite perché rare, ma a nostro avviso non le più interessanti, chiamata Tiger).
Pensata proprio come un aereo
I suoi interni, come anche la sua linea, lasciano senza fiato per la sua originalità. Basta calarsi nella sua “fusoliera” e ci si sente davvero in un aereo. Basta guardare il cruscotto. Volante che ha ben poco di automobilistico e molto di velivolo. Il nottolino di accensione, incredibile, comanda sia la marcia avanti sia la retromarcia. Proprio così. Basta girare la chiave normalmente e il motore a 2 tempi gira in modo da conferire la marcia avanti. Se invece si preme sulla chiave per poi girarla, il motore a 2 tempi gira al contrario e permette di procedere in retromarcia. Quindi, di fatto, si hanno 4 marce avanti e 4 marce indietro.
L’idea era geniale per contenere misure e pesi. La prima serie Messerschmitt KR175 invece aveva solo la marcia avanti. Il cambio è pressoché come quello di una moto e si aziona in modo sequenziale. C’è il pedale della frizione e premendo la leva del cambio verso avanti di sale di marcia, tirandola verso dietro si scala. Il grilletto che si vede sulla leva del cambio serve per richiamare la “folle” da qualsiasi marcia, senza dover operare continue scalate, quindi ancora più intelligente rispetto a una moto. Strumentazione del cruscotto: contachilometri a destra e orologio a sinistra, più comando luci, aria, frecce e tergi e, se si è fortunatissimi, la rarissima autoradio originale Weltfunk AU 545, che da sola, se si trova originale, può valere anche 5.000 euro.
Accesso come su un aereo
Come si vede, per accedere nell’abitacolo, si apre la porta che è come quella di un vecchio aereo da guerra, per calarsi più che in un abitacolo, in una vera e propria cabina.
Un posto davanti e uno per adulti e uno per bambino dietro
Una volta aperto il portellone, si accede in cabina. Per facilitare l’accesso del guidatore, il piccolo seggiolino anteriore è sollevabile tramite un sistema a pantografo per poi, una volta seduti, riporlo in posizione di guida. Dietro, la seduta del divanetto, è divisa asimmetricamente in due parti, una più grande per l’adulto e una più piccola per il bambino. Del resto, la Messerschmitt KR200 era pensata per un impiego cittadino di famiglia media.
Rispetto a uno scooter (Kabine Roller), aveva il vantaggio di poter trasportare praticamente mamma, papà e figlio a scuola, al caldo, grazie al sistema di aerazione proveniente dal calore dell’impianto di scarico, la cui “curva” è divisa in due, una per i gas e l’altra per il calore che si crea da inviare in abitacolo, sfruttando il tubo portante della struttura della carrozzeria.
Sotto il cofano, un motore 200cc a due tempi
Per aprire il cofano motore posteriore, bisogna prima aprire la porta dell’abitacolo. Il cofano motore è fermato nella parte bassa da due ganci, uno a destra e uno a sinistra. Sotto il cofano motore, di solito dotato di portapacchi, trova posto la ruota di scocca e un crick a leva, oltre al piccolo serbatoio carburante con relativo rubinetto di chiusura e riserva (sulla KR175 invece il serbatoio era direttamente imbullonato sopra il motore), azionabile tramite una leva posta a destra dello schienale della panchetta posteriore, dove si trova anche il “tirantino” che comanda la serranda dell’aria calda.
Il motore è naturalmente un piccolo monocilindrico raffreddato ad aria da 200cc e quasi 10 CV, che permetteva però alla piccola Messerschmitt di raggiungere e superare 100 km/h. Attenzione però, il motore è forte e longevo, a patto che non si sbagli la miscela del 2,5%!
Messerschmitt KR200, sensazioni di guida uniche
Il bello, come in ogni auto d’epoca, arriva quando accendi il motore per guidarla. OK, il sound è quello di un monocilindrico a due tempi, ma l’auto, lunga 2,80 metri e larga neanche 1,30 metri, con tutti i comandi super diretti che ha, si guida come un go-kart. Essendo a due tempi e monocilindrico, il motore sale di giri che è un piacere, anche se al minimo per la sua compressione borbotta un po’ come una pentola di fagioli.
Allo scarico è normale vedere quel fumo azzurrino. Si sale un po’ di gas, si lascia il pedale della frizione e via a salir su di marce e a scalare con quel fantastico cambio sequenziale, proprio lì alla tua destra. Il volante sterza di appena un quarto di giro a destra o a sinistra. Il raggio di sterzo non è dei più contenuti, ma quel che basta per fare manovra in città. D’estate poi è stupendo girare scoperti con la versione cabrio e con la metà dei vetri scorrevoli aperti. Inutile dire che tutti ti guardano con gioia e ammirazione, altro che Ferrari, Lamborghini e Porsche. L’unico vero pericolo è che qualcuno possa non vederti in manovra, poiché l’auto è veramente piccola, ma con una personalità eccezionale.
Messerschmitt KR: le quotazioni aggiornate
Compratene una, compratene una, compratene una, a patto di trovarla giusta. Quasi impossibile da trovare “conservata” in prima vernice, in quanto auto sfruttata per il traffico cittadino, si possono trovare begli esemplari restaurati, a patto che il restauro sia ben eseguito, ovvero: colore originale in base all’anno, documentazione del restauro, utilizzo di poco stucco da controllare facilmente con uno spessimetro per carrozziere.
Naturalmente poi verificare che sia presente placchetta riportante i dati del veicolo, e che numero di telaio e numero motore corrispondano. La placchetta riassuntiva dei dati si trova sotto il muso davanti a destra, così come il numero di telaio sulla traversa che passa subito sotto. Lo stesso numero di telaio si trova anche sulla struttura di sostegno tubolare posteriore del motore, di fronte alla scatola nera che comanda l’inversione di marcia. SOtto il numero di telaio posteriore, sul motore si trova anche il numero di motore. Verificare inoltre che i documenti ci siano tutti. Nel caso di documenti tedeschi, devono essere presenti il Teile 1 e il Teile 2, ovvero quello che qui in Italia è il libretto di circolazione e il certificato di proprietà.
Un esemplare completo e ben restaurato di Messerschmitt KR200 parte almeno da 30.000 euro. Una prima serie Messerschmitt KR175 senza retromarcia può valere qualcosa in più, mentre una buona Messerschmitt Tiger a 4 ruote parte da 120.000 euro, trovandola. Noi consigliamo una Messerschmitt KR200 a tre ruote cabrio, possibilmente nel più elegante colore rosso rubino e, per favore, non bicolore. Insomma, una Messerschmitt come quella in foto. Eventualmente se l’esemplare reperito fosse da restaurare, sappiate che i costi dei ricambi sono veramente alti e non tutti saprebbero ripristinarla per le curve tipiche della carrozzeria che deve risultare perfetta, visto che rispetto a un’auto più grande si vede facilmente nella sua interezza da un’unica angolazione.
Ci sono specialisti che possono aiutarvi a rintracciarne una in buono stato, casomai si prega di contattare la nostra redazione di NMClassic. Buon divertimento e soprattutto buoni affari!
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