Di Mercedes Classe G c’è l’imbarazzo della scelta, a livello di offerta. Però, se dovessimo fare una classifica su quale puntare dal punto di vista collezionistico, non avremmo alcun dubbio: sicuramente la Mercedes GE280 è quella giusta, quella che sale sul podio. Si, ma quale?
Mercedes GE280: corta, lunga o cabrio?
Se parliamo in termini di rarità, naturalmente la risposta spontanea è cabrio. Specialmente qui in Italia, durante la stagione estiva, è quella che si gode di più, anche se aprire la capote non è proprio un gioco da ragazzi. Per contro, versioni cabrio poco sfruttate si contano sulle dita di una mano.
La maggior parte di esse, un po’ come tutte le auto cabrio soft-top, avranno senz’altro sofferto il problema delle infiltrazioni che a lungo andare creano ruggine, muffe e quant’altro.
Quindi, nella fortuna di trovarne una, o si dovrà mettere in conto un restauro totale, oppure un budget di spesa veramente alto per acquistarne una restaurata, generalmente al di sopra di 50.000 euro. Per questo, noi punteremmo a ricercare direttamente una versione a passo lungo…
Passo lungo, la scelta giusta
Garage permettendo, visto che l’auto è lunga quasi 5 metri, andremmo a ricercare una Mercedes GE280 a passo lungo. Specialmente qui in Italia, si può ancora trovare qualche esemplare poco sfruttato, perlopiù in mano a qualche famiglia abbiente che magari l’ha usata solo per andare in montagna.
Tra gli equipaggiamenti, sarebbe bello disporre di 9 posti omologati (in luogo dei classici 5), aria condizionata, cambio manuale (ma è affidabile anche l’automatico) e, ad aver proprio tanta fortuna, il suo verricello Rotzler ER 1500, pressoché introvabile ovviamente.
Sceglieremmo questa versione non solo perché sarà quella presumibilmente la meno sfruttata in fuoristrada (visto il suo impiego prevalentemente famigliare), ma anche perché esteticamente è la più equilibrata. Sarebbe bello reperire un esemplare in prima vernice, ma non si può pretendere troppo.
Se restaurata, verificare la documentazione. Meccanicamente è molto solida e gli esemplari in circolazione difficilmente avranno percorso troppi km, causa anche consumi che si attestano con qualsiasi tipo di piede tra 4 e 6 km/l di benzina, difficile davvero percorrere di più. I primissimi esemplari anni ’80 sono i più richiesti, anche perché totalmente privi di qualsiasi tipo di elettronica, contrariamente alle Mercedes G più recenti.
Da evitare come la peste gli esemplari con impianto GPL!
Alla guida
Il bello viene quando ci si inerpica al posto guida. Se la Mercedes GE280 è in buono stato, il motore si accende con mezzo giro di chiave, come le fuoristrada Toyota.
Inutile precisare che il comando della frizione sia un po’ pesante, ma tutto rientra nell’accezione di solidità di questo mezzo. Il cambio manuale ha innesti precisi, anche se la corsa della leva è lunga e la stessa si trova un po’ distante dal volante.
Il motore è a dir poco brioso soprattutto al di sopra dei 3000 giri e il sound è coinvolgente, visto che si tratta di un 6 cilindri in linea a benzina. La frenata è potente, grazie ai freni a disco.
La velocità massima raggiungibile è attorno a 170 km/h, ma se si mantiene tale soglia, bisogna prevedere frequenti soste dal distributore di carburante. Se la meccanica è a posto, i consumi di olio motore sono a zero e l’indicatore della temperatura del liquido di raffreddamento si assesta appena sotto la metà.
Con il cambio a 4 marce, alle velocità più alte si avverte una certa rombosità per l’alto numero RPM, ma molto piacevole visto che è cupa. Insomma, fra le tante Mercedes G d’epoca, la Mercedes GE280 è sicuramente la più divertente da guidare per la sua esuberanza e senz’altro la più affidabile, a patto che non sia stata “pasticciata”.
Cosa controllare
Essendo un esemplare di veicolo anziano, la Mercedes GE280 non rientra fra quelle vetture che si possono anche acquistare a distanza, a meno che la fonte sia nota. Quindi, ammesso che l’auto venga venduta come “ottima”, sarebbe buona norma verificare se esiste uno storico di fatture/tagliandi.
A motore acceso, verificare che la vettura non soffi dal tappo dell’olio e che all’interno del radiatore ci sia liquido di raffreddamento e non acqua. Le tubazioni del raffreddamento poi non devono andare eccessivamente in pressione, quindi non devono risultare troppo “dure”.
Naturalmente non guasterebbe una prova compressione cilindri, svitando le candele, oltre a controllare anche lo stato e il colore di queste ultime per capire se possono esserci problemi.
Potendo alzarla sul ponte, verificare eventuali perdite di fluidi, stato della linea di scarico, presenza di olio dal colore biondo nel cambio, riduttore, differenziali. Verificare che non ci siano perdite dai cilindretti freni. Qualche perdita sulla spalla delle gomme anteriori può essere normale, se proviene dalle “bocce” alle estremità dell’assale. Qualora non si vedano perdite in quest’ultimo caso, verificare che gli ingranaggi all’interno delle “bocce” non siano a secco di olio. In caso, riempire di nuovo con olio adatto o con grasso specifico a bassa viscosità.
Verificare naturalmente anche gioco dello sterzo e più in generale che tutto funzioni correttamente a livello di dispositivi e impianto elettrico. Ultimo, ma non ultimo per importanza, deve essere presente la placchetta riassuntiva Mercedes dei dati del veicolo, il numero di telaio sulla parte esterna del longherone anteriore lato passeggero e il numero motore in rilievo accanto al basamento, oltre ovviamente ai documenti.
Valore e quotazioni di mercato
Una Mercedes GE280 a passo lungo ben accessoriata come descritto, può superare attualmente anche 35.000 euro di valore di mercato. A patto però che l’auto sia stata utilizzata diligentemente e non “da fuoristradista”.
Ogni elaborazione o modifica, può far anche inabissare il suo valore, come per esempio la presenza di un impianto a GPL.
Diffidare subito del veicolo, se la fuoristrada dovesse montare gomme maggiorate, indice di un possibile impiego estremo con conseguente usura della meccanica. Preferire esemplari ben documentati, anche se costeranno molto di più.
Le Mercedes Classe G da evitare
Infine, uno sguardo alle Mercedes Classe G da evitare, a meno che abbiano un chilometraggio reale veramente basso, ovvero sotto i 50.000 km REALI. Le Mercedes Classe G storiche e collezionistiche da evitare, quindi si parla fino a metà anni ’80, sono in ordine: Mercedes GD240, Mercedes GD300, Mercedes GE200 e tutti quegli esemplari che abbiano subito una sostituzione del motore o di qualsiasi altra parte meccanica fondamentale, come cambio e ponti.
Da ultimo, per cercare l’esemplare giusto, non abbiate paura di avventurarvi all’estero e non attaccatevi al valore aggiunto della targa italiana originale, questo conta davvero poco su una vettura che potrebbe essere disfatta meccanicamente e di carrozzeria…
In caso serva aiuto, la redazione è a vostra disposizione per trovare l’esemplare corretto. Buona caccia e buon divertimento.